CONSEGNA ANONIMA IN 24/48H, SEMPRE GRATUITA, PER TUTTI GLI ORDINI SUPERIORI AD 39€, ISOLE COMPRESE!!

Cannabis Light in Italia: Un Motore Economico da 2 Miliardi che la Politica Continua a Ignorare

Cannabis Light in Italia: Un Motore Economico da 2 Miliardi che la Politica Continua a Ignorare

10 Aprile 2025|

Cannabis Light in Italia: Un Motore Economico da 2 Miliardi che la Politica Continua a Ignorare

Nonostante le difficoltà normative e le restrizioni alla comunicazione commerciale, il settore della cannabis light in Italia continua a crescere e si conferma come uno dei comparti agricoli più vivaci del Paese. Secondo lo studio realizzato da MPG Consulting su incarico dellassociazione Canapa Sativa Italia, il solo mercato delle infiorescenze di Canapa Sativa L., senza considerare oli al CBD o trinciati, genera un impatto economico che si avvicina ai 2 miliardi di euro, con oltre 22.000 occupati a tempo pieno lungo tutta la filiera.

Lo studio, firmato dalleconomista Davide Fortin insieme allavv. Maria Paola Liotti, è stato presentato ufficialmente alla Camera dei Deputati il 2 aprile, ma i dati principali sono già stati resi pubblici. E raccontano una realtà che merita attenzione: quella di unindustria agricola innovativa, capace di coniugare sostenibilità, occupazione e valore economico, ma ancora in cerca di un vero riconoscimento istituzionale.

Quasi 2 miliardi di euro e oltre 22.000 lavoratori: i numeri della filiera

Il report distingue tra impatto diretto e indiretto. Il primo, legato alla coltivazione, lavorazione e distribuzione delle infiorescenze, ammonta a circa 991 milioni di euro, coinvolgendo oltre 12.500 lavoratori tra agricoltori, trasformatori e operatori commerciali.

Limpatto indiretto, invece, tocca professionisti e servizi accessori: avvocati, commercialisti, operatori bancari, sviluppatori, fornitori di attrezzature agricole e packaging. Questo secondo livello genera ulteriori 970 milioni di euro, con quasi 10.000 lavoratori impiegati. In totale, la cannabis light italiana sostiene 22.379 posti di lavoro, rappresentando un asset economico non trascurabile per il sistema produttivo nazionale.

Quale modello per il futuro? Concorrenza o monopolio

Lo studio propone due scenari alternativi per il futuro del settore. Il primo, basato sul modello attuale, prevede la libera vendita delle infiorescenze tramite negozi specializzati, e-commerce e tabaccai. In questo contesto, limpatto economico raggiunge i 1,96 miliardi di euro, mantenendo alti livelli di occupazione e favorendo la diversità degli attori coinvolti nella produzione e nella vendita.

Il secondo scenario ipotizza un monopolio statale affidato ai tabaccai, con unimposizione fiscale del 56,5%. In questo caso, il valore del mercato si ridurrebbe drasticamente, scendendo tra 148 e 247 milioni di euro, con una perdita secca di oltre 1,4 miliardi di euro tra impatto diretto e indiretto. I lavoratori coinvolti sarebbero appena 6.000, con un drastico ridimensionamento del comparto. Le entrate fiscali per lo Stato, pur presenti, sarebbero inferiori a quelle generate da un mercato pluralistico e ben regolato.

Un mercato che cresce nonostante tutto

A colpire, secondo Fortin, è la crescente domanda da parte dei consumatori, che aumenta anche in assenza di una comunicazione commerciale chiara. Le aziende non possono promuovere i potenziali benefici della cannabis light, per non rischiare di incorrere in violazioni legate alla normativa sui farmaci. Eppure, il passaparola e lesperienza diretta dei clienti continuano a trainare il settore.

Un aspetto interessante rilevato dallo studio riguarda luso delle infiorescenze come alternativa al tabacco. Sempre più persone scelgono la canapa light non come semplice surrogato, ma come scelta consapevole e potenzialmente più salutare, contribuendo a ridurre il consumo di una delle sostanze più dannose e assuefacenti in circolazione.

Lidentikit del coltivatore italiano

MPG Consulting analizza anche le differenti tipologie di produttori che operano nel mercato. Esistono i piccoli coltivatori, che vendono direttamente tutto il raccolto; i medi, che diversificano tra vendita al dettaglio e allingrosso; e i grossisti, che puntano su varietà standardizzate e grandi volumi.

È proprio il coltivatore medio a rappresentare lanello più innovativo della filiera, sperimentando nuove varietà, selezionando i fenotipi migliori e agendo come tester” per lintero sistema. Tuttavia, è anche il soggetto più esposto al rischio di scomparsa in caso di monopolio, a differenza dei grossisti, che riuscirebbero a mantenere margini operativi anche in un contesto più rigido e centralizzato.

Cannabis e vino: un paragone che affonda le radici nella cultura

Lo studio propone un confronto suggestivo ma fondato: quello tra la cannabis light e il vino, due colture agricole legate al territorio, alla cultura e alla biodiversità italiana. Entrambe offrono unesperienza sensoriale, vantano varietà locali pregiate e generano un ecosistema di accessori, ritualità e consumo consapevole.

Già nel 2018, associazioni di categoria come Federcanapa, Confagricoltura e CIA-Agricoltori Italiani hanno sviluppato un disciplinare tecnico ispirato ai modelli del comparto vitivinicolo, con lobiettivo di garantire qualità, tracciabilità e sostenibilità ambientale nella produzione delle infiorescenze di Canapa Sativa L.

Una scoperta agronomica: la canapa nei vigneti migliora il suolo (e il vino)

Un ulteriore approfondimento contenuto nel report riguarda un esperimento condotto in Nuova Zelanda, pubblicato su New Zealand Wine Grower. La ricerca dimostra che la coltivazione della canapa nei filari di vigna migliora la fertilità del suolo, riduce luso di fertilizzanti chimici e aumenta la qualità del vino. Un dato che apre scenari interessanti anche per lagricoltura italiana, sempre più orientata verso pratiche rigenerative.

La cannabis light merita una politica industriale

Il mercato italiano della cannabis light si muove, crea lavoro, genera valore e sperimenta nuove frontiere dellagricoltura moderna. Eppure, resta incastrato in un limbo legislativo, senza tutele chiare né strategie di sviluppo a lungo termine. Lo studio di MPG Consulting fotografa con rigore il potenziale di questa filiera, lanciando un messaggio semplice: regolare non significa reprimere, ma valorizzare.

Visita il nostro sito. Clicca qui.

Acquista la nostra cannabis light 100% made in Italy. Clicca qui.

Scopri anche tutti i nostri prodotti per il consumo, alimenti al CBD e gadget. Visita il nostro shop online.

Torna in cima