Epidiolex e CBD oil nel trattamento dell’epilessia

Meccanismo d’azione dell’Epidiolex

L’Epidiolex si avvale delle proprietà del CBD per interagire con una serie di recettori, coinvolti nelle crisi epilettiche. Molti cannabinoidi, incluso il THC, agiscono attraverso il sistema endocannabinoide (SEC). Tuttavia, il CBD possiede una scarsa affinità nei confronti dei principali recettori di questo sistema. Comunque, secondo alcuni studi, la molecola possiede diverse capacità nel bilanciare l’attivazione dei neurotrasmettitori, intervenendo su altri siti.

Nozioni scientifiche sull’epilessia

Prima di esaminare nel dettaglio l’azione dell’Epidiolex a livello cellulare per contrastare le convulsioni, dobbiamo innanzitutto capire come emergono le convulsioni. In condizioni normali, i neuroni del cervello si trovano in uno stato di perfetto equilibrio. I segnali elettrochimici che li attraversano sono strettamente controllati dal neurotrasmettitore eccitatorio glutammato, e dal neurotrasmettitore inibitorio GABA.

I neuroni a riposo contengono alcuni ioni di potassio (minerale ampiamente presente in diversi cibi come ad es. Banane, ecc), con carica positiva. Tuttavia, sul lato opposto della membrana cellulare è presente un numero superiore di ioni di sodio, anch’essi a carica positiva. Di conseguenza, l’interno del neurone mantiene complessivamente una carica negativa dovuta agli ioni Cloro.

Quando un impulso elettrico (denominato scientificamente “potenziale d’azione”[4]) colpisce un particolare neurone, i canali presenti lungo la membrana si aprono. Il sodio penetra nella cellula, mentre il potassio fuoriesce. Di conseguenza, la carica del neurone cambia, passando ad una carica positiva, e il segnale scorre lungo il suo dorso (assone), fino alla coda (sinapsi).

Qui, la carica induce il neurone a rilasciare sostanze chimiche, conservate in vescicole, nello spazio vuoto tra neuroni, denominato fessura sinaptica. Queste molecole attraversano tale spazio, legandosi ai recettori delle cellule limitrofe. Ciò che accade in seguito dipende dal tipo di neurotrasmettitori rilasciati.

Il glutammato (sostanza chimica eccitante per le cellule) si lega ai recettori dei neuroni adiacenti, stimolando l’apertura dei loro canali ionici. In questo modo, i neuroni si caricano positivamente e ritrasmettono il segnale elettrico alle cellule successive. Il GABA (sostanza inibitoria dell’attività neuronale), invece, interrompe tale processo, inducendo i neuroni a chiudere i loro canali sodio e rallentare il segnale elettrico.

Le convulsioni insorgono in caso di anomalie nei livelli di neurotrasmettitori. Durante una crisi epilettica, gruppi di neuroni in alcune aree del cervello diventano “ipersincroni” ed eccitabili, ed iniziano ad inviare scariche elettriche continue.[1] Questo avviene a causa di una stimolazione eccessiva (rilascio di glutammato) o un’inibizione insufficiente (ridotto rilascio di GABA).

Alla base dell’epilessia ci sono quindi fattori genetici che causano un’attivazione prolungata dei recettori del glutammato o producono recettori GABA disfunzionali. L’aumento di eccitabilità neuronale si manifesta con sintomi evidenti, come tremori e perdita di conoscenza, ma anche con reazioni soggettive del paziente, tra cui percezioni di odori inesistenti e sensazione di paura.

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In che modo l’Epidiolex contrasta le convulsioni

Questo farmaco a base di cannabis interagisce con numerosi target molecolari responsabili delle convulsioni. Gli scienziati stanno ancora cercando di comprendere l’esatta azione del CBD a livello cellulare, per attenuare l’eccitabilità eccessiva. Alcuni dei presunti meccanismi includono:

  • TRPV1: Nel suo ruolo di recettore cannabinoide, il CBD si lega al TRPV1. Questo sito è in grado di modulare le convulsioni, favorisce il rilascio di glutammato ed aumenta i livelli di calcio. Sebbene tale meccanismo stimoli le convulsioni, il recettore entra in uno stato di desensibilizzazione dopo l’attivazione da parte del CBD.[2]
  • Canale del calcio di tipo T: Il calcio svolge un ruolo importante nel rilascio di neurotrasmettitori, e l’attivazione di questo specifico recettore provoca un afflusso di calcio nel neurone. Il CBD è in grado di bloccare tali canali.
  • Recettori della serotonina: Il ruolo dei recettori serotoninergici nell’epilessia non è ancora del tutto chiaro. Ad ogni modo, il CBD si lega ad alcuni di questi siti e, secondo gli esperti, ciò potrebbe alimentare il meccanismo d’azione della molecola.[3]
  • Recettori oppioidi: Alcuni recettori oppioidi sono coinvolti nelle crisi epilettiche e il CBD è in grado di bloccarli, se presente in concentrazione elevate.[4]
  • GPR55: Secondo alcuni ricercatori, il GPR55 è il terzo recettore cannabinoide. Questo sito modula la trasmissione sinaptica e il CBD si lega direttamente ad esso.

 

Sebbene, A Giugno 2021 con pubblicazione in Gazzetta Ufficiale 149 del 24 giugno 2021, l’epidiolex sia entrato in commercio in Italia, come farmaco non stupefacente soggetto a ricetta medica non ripetibile limitativa (neurologo, neuropsichiatra infantile, pediatra); la sua disponibilità rimane molto scarsa se non assente. A tale scopo molti clienti / pazienti hanno iniziato a esplorare “terapie alternative” al fine di trovare una adeguata risoluzione ad una patologia di tale entità; trovando nell’olio di CBD sublinguale CANAPANDO un validissimo aiuto. Il prodotto in questione oltre a non presentare nessuna traccia di THC (delta-9-tetraidrocannabinolo, sost. Psicotropa illegale in Italia), presenta la certificazione europea e la classificazione come INTEGRATORE ALIMENTARE non posseduta da oli similari in commercio. Inoltre, grazie al processo di estrazione con CO2 supercritica, è possibile ottenere una gamma di cannabinoidi specifici come: CBD, CBG, CBC e CBN, con una purezza del 99,9%. Il prodotto pertanto, presentandosi in diversepercentuali di CANNABIDIOLO (CBD) risulta a tutti gli effetti un’alternativa all’epidiolex, ma più sicuro in termini di sost. Stupefacenti.

 

 

 

Bibliografia:

  1. Synchronization and desynchronization in epilepsy: controversies and hypotheses – PubMed https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov
  2. TRPV1 Channel: A Potential Drug Target for Treating Epilepsy https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  3. Use of Cannabidiol in the Treatment of Epilepsy: Efficacy and Security in Clinical Trials https://www.ncbi.nlm.nih.gov
  4. Delta opioid receptors in brain function and diseases https://www.ncbi.nlm.nih.gov