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La canapa nell’arte: molto più di una semplice fibra

La canapa nell’arte: molto più di una semplice fibra

10 Marzo 2025|

La canapa nell’arte: molto più di una semplice fibra

Quando oggi si parla di canapa, il pensiero comune si sofferma spesso su questioni legate alla legalizzazione e all’uso terapeutico. Tuttavia, questa pianta affonda le sue radici nella storia dell’uomo ben oltre questi aspetti, ed è stata per secoli un pilastro nell’ambito artistico. Utilizzata come materiale per la produzione di tele e colori, la canapa ha accompagnato grandi maestri della pittura come Leonardo da Vinci, Michelangelo, Van Gogh e Picasso, contribuendo alla creazione di capolavori senza tempo.

Le origini: arte e canapa nella storia antica

Già nel Neolitico si trovano tracce della coltivazione della canapa. Oltre all’uso alimentare e tessile, nel XVII secolo la pianta veniva fumata nei caffè europei, e non è un caso che molti pittori abbiano raffigurato questa abitudine. Adriaen Brouwer, ad esempio, nel suo dipinto “The Smokers”, mostra uomini intenti a fumare e bere, rappresentando la quotidianità dell’epoca. Allo stesso tempo, artisti come Pierre Duval Le Camus e Théodore von Hormann illustrarono la lavorazione della canapa, rendendola protagonista anche nel soggetto artistico, oltre che nel materiale.

Perché gli artisti sceglievano la canapa?

La canapa è sempre stata apprezzata per la sua eccezionale resistenza. Le sue fibre, infatti, non temono l’umidità, la muffa e l’esposizione alla luce, mantenendo intatte le opere nel tempo. A livello pittorico, la texture della tela di canapa favoriva una migliore aderenza del colore e una resa cromatica più brillante, elementi fondamentali per la durabilità e l’espressività delle opere.

Dal Rinascimento all’età moderna: l’evoluzione dell’utilizzo artistico

Nel XV secolo, specialmente a Venezia, la pittura su tela iniziò a sostituire gli affreschi, poco adatti al clima umido della laguna. Inizialmente si usava lino sottile, come la “tela rensa” di Mantegna e Bellini, ma ben presto venne sostituita dalla canapa, più robusta e adatta alla nuova tecnica della pittura ad olio. Nel XIX secolo, nonostante l’avvento delle tele industriali, la canapa rimase tra i materiali più scelti per la sua qualità superiore rispetto al lino.

Capolavori su canapa: esempi celebri

Molti celebri dipinti sono stati realizzati su tele di canapa.

  • Michelangelo, secondo alcune fonti, avrebbe utilizzato olio di canapa per la Cappella Sistina, garantendo ai suoi colori una luminosità ancora oggi visibile.
  • L’autoritratto di Van Gogh, risalente al 1889, fu eseguito su tela di canapa.
  • Anche Picasso apprezzava la texture ruvida della canapa, che contribuiva all’espressività dei suoi lavori.

Canapa e creatività: l’influenza sensoriale della pianta

La canapa non fu solo un supporto materiale, ma anche un’ispirazione creativa. Grandi artisti e pensatori come Salvador Dalì, Shakespeare, Louis Armstrong, Bob Dylan e Baudelaire attribuirono alla cannabis il potere di stimolare la creatività. Studi neuroscientifici hanno dimostrato che i cannabinoidi, agendo sui neuroni, amplificano la percezione e il pensiero creativo. Questo effetto psicoattivo ha reso la cannabis un alleato nella ricerca dell’ispirazione artistica.

La rinascita della canapa nell’arte contemporanea

Nonostante secoli di utilizzo, il legame tra canapa e arte non è affatto relegato al passato. Nel 2014, in Oregon, venne inaugurata la prima galleria interamente dedicata a opere realizzate su tela di canapa. In Italia, artisti come Lidia Scalzo e Daniela Gerini hanno riscoperto questo materiale nelle loro opere, unendo estetica e sostenibilità. Gerini, nel progetto “CanapaNera”, ha trasformato la fioritura di Castelluccio in arte su tela di canapa, esaltando il legame tra natura e cultura.

La canapa come risorsa ecologica per l’arte del futuro

Oggi, la canapa viene rivalutata non solo per le sue qualità tecniche, ma anche per il suo impatto ambientale positivo. Trattandosi di una fibra naturale, biodegradabile e a basso impatto, è sempre più scelta da artisti e designer attenti alla sostenibilità. Dalla carta artistica alle installazioni scultoree, la canapa si sta affermando come materiale d’avanguardia per un’arte consapevole.

La canapa, musa silenziosa dell’arte

La canapa ha attraversato i secoli come un filo invisibile che unisce passato, presente e futuro dell’espressione artistica. Non è un caso se la parola “canvas”, usata per indicare la tela pittorica, derivi dal latino cannapaceus, ovvero “fatto di canapa”. Nonostante i pregiudizi moderni, questa pianta ha dimostrato di essere un elemento imprescindibile nella storia dell’arte, sia come mezzo che come ispirazione. Riscoprirne il valore significa anche recuperare un sapere antico, fatto di creatività, innovazione e rispetto per l’ambiente.

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