Il Parlamento Europeo ha ufficialmente approvato una serie di emendamenti che segnano un punto di svolta per il futuro della canapa industriale in Europa.
Con l’inserimento ufficiale di tutte le parti della pianta tra i prodotti agricoli regolamentati, si apre un nuovo scenario normativo per il settore. Questa decisione, infatti, punta a colmare le disomogeneità tra i vari Stati membri dell’UE, rafforzando la competitività agricola e il sostegno agli obiettivi del Green Deal europeo.
Cosa prevedono gli emendamenti europei
Gli emendamenti approvati (222, 617, 648 e 651) introducono un principio chiave per il futuro del settore: l’uso e la regolamentazione integrale della pianta di canapa.
In concreto, ciò significa che ogni sua parte – fusti, semi, foglie e fiori – potrà essere considerata un prodotto agricolo regolamentato, inquadrato all’interno dell’Organizzazione Comune dei Mercati (OCM). Questo riconoscimento ufficiale riguarda le varietà certificate a basso contenuto di THC, in linea con gli standard comunitari.
Quali sono i vantaggi immediati?
L’approvazione degli emendamenti comporta benefici significativi, tra cui:
- Superamento delle disomogeneità normative tra gli Stati membri.
- Maggiore chiarezza legislativa per produttori, trasformatori e distributori.
- Accesso più equo ai sussidi PAC (Politica Agricola Comune).
- Stimolo concreto all’imprenditoria agricola giovanile e alle aree rurali.
- Valorizzazione dell’intera filiera: dalla coltivazione alla trasformazione fino alla distribuzione.
Una svolta attesa da migliaia di operatori
La decisione rappresenta un risultato cruciale per l’intera filiera della canapa in Europa, e in particolare per le oltre 3.000 imprese italiane e i 30.000 lavoratori del settore. L’eurodeputata del PD, Camilla Laureti, firmataria dell’emendamento, ha sottolineato come questo passo sia un segnale forte. Ma è soprattutto una misura che tutela un comparto che, nonostante un enorme potenziale economico e ambientale, ha a più riprese subìto “le irrazionali misure restrittive del Governo Meloni”.
Anche l’eurodeputata Cristina Guarda (Verdi/AVS), tra le promotrici degli emendamenti, ha definito la decisione una “vittoria” che apre nuove prospettive a un settore “innovativo e sostenibile”.
Con l’approvazione ufficiale degli emendamenti (222, 617, 648 e 651) viene finalmente riconosciuto il valore di una filiera capace di sostenere la transizione ecologica, generare reddito e attrarre giovani agricoltori.
Canapa industriale in Europa: i numeri in crescita
L’ufficializzazione d’altronde, non ha fatto altro che conferire dignità a un settore in forte espansione. La coltivazione della canapa, solo in Europa, è un fenomeno in costante crescita. Dal 2015 al 2022, la superficie coltivata è aumentata del 60% (da 20.540 a 33.020 ettari), mentre la produzione è cresciuta dell’84% (da 97.130 a 179.020 tonnellate). La Francia guida il mercato europeo con oltre il 60% della produzione totale, seguita da Germania (17%) e Paesi Bassi (5%).
Perché la canapa industriale è cruciale per il Green Deal
La canapa è una coltura strategica per il futuro ambientale dell’Europa. I suoi benefici includono:
- Assorbimento di CO2: fino a 15 tonnellate per ettaro.
- Protezione del suolo: le foglie dense coprono il terreno già dopo tre settimane dalla germinazione.
- Rotazione colturale: contribuisce a interrompere i cicli di malattie e a migliorare la fertilità del suolo.
- Biodiversità: fiorisce in un periodo in cui pochi altri raccolti producono polline, favorendo api e insetti impollinatori.
- Basso impiego di pesticidi: le piante di canapa sono resistenti a molti parassiti.
Vuoi approfondire l’argomento? Leggi anche “La canapa è una coltura vantaggiosa per l’agricoltura sostenibile. Perché?”
Le principali applicazioni industriali della canapa
1. Tessile
La fibra di canapa è molto simile al lino e trova sempre più spazio nel settore tessile sostenibile. È una materia prima a basso impatto, durevole e traspirante. L’UE la considera un elemento chiave nella strategia per i tessuti circolari, sostenendo la ricerca su materiali alternativi e modelli di produzione innovativi.
2. Alimentazione e zootecnia
I semi di canapa sono ricchi di proteine, fibre, vitamine, Omega-3 e minerali. Vengono usati in forma decorticata per l’alimentazione umana e interi come mangime animale. Rappresentano una risorsa alimentare sostenibile e altamente nutriente.
3. Bioedilizia
La canapa è protagonista anche nel settore dell’edilizia sostenibile, con prodotti come:
- Hempcrete (calce e canapa): un materiale isolante che assorbe più CO2 di quanta ne emetta durante la produzione.
- Lana di canapa: un eccellente isolante termico e acustico.
- Pannelli isolanti in fibra: efficienti, leggeri e naturali.
La bioedilizia a base di canapa contribuisce a ridurre le emissioni del settore edile, responsabile del 36% dei gas serra europei.
4. Carta
Rispetto alla cellulosa del legno, la fibra di canapa offre:
- Tempi di crescita più rapidi (5 mesi).
- Possibilità di produrre carta senza sbiancanti chimici.
- Cicli di riciclo più numerosi (fino a 8 volte).
5. Bioplastiche e materiali compositi
La canapa è un’alternativa ecologica alla plastica, grazie alla sua leggerezza e resistenza. I materiali a base di canapa sono utilizzati nei settori:
- Automobilistico
- Aerospaziale
- Ferroviario
Riducendo l’impatto ambientale e promuovendo un’industria più verde.
6. Cosmetica e salute
Gli estratti di canapa, come il CBD, trovano impiego in:
- Cosmetici naturali (oli, creme, shampoo).
- Integratori per il benessere.
- Alimenti funzionali.
Va ricordato che questi usi sono regolati da norme UE specifiche in materia di sicurezza e commercializzazione.
Un sostegno concreto dalla Politica Agricola Comune
La Politica Agricola Comune (PAC) rappresenta un pilastro essenziale per il sostegno alla coltivazione della canapa industriale. Gli agricoltori che scelgono di investire in questa coltura possono accedere a una varietà di strumenti finanziari e di supporto tecnico:
- Pagamenti diretti: concessi a condizione che vengano utilizzate sementi certificate inserite nel catalogo ufficiale dell’UE.
- Sostegni accoppiati: previsti nei Piani Strategici Nazionali, già attivi in paesi come Francia, Polonia e Romania.
- Eco-schemi: misure che premiano le pratiche agroecologiche, in cui la canapa rientra per le sue qualità ambientali.
- Sviluppo rurale: incentivi per progetti di innovazione, formazione, investimenti infrastrutturali e protezione ambientale.
Già ne 2024, risultano 116 varietà di canapa registrate nel catalogo europeo delle specie agricole, a testimonianza di una crescente attenzione verso genetiche affidabili e tracciabili.
Cosa aspettarsi adesso
L’attenzione ora si sposta verso i prossimi passaggi istituzionali. Dopo l’approvazione in Commissione Agricoltura, il testo passerà al voto in Plenaria e sarà oggetto di negoziazione in trilogo con il Consiglio e la Commissione.
Come ricorda Jacopo Paolini, cofondatore di Enecta e vicepresidente del gruppo “Lino e Canapa” presso Copa-Cogeca, anche l’Italia dovrà esprimersi presto sul recepimento della norma, a partire da un incontro istituzionale presso il Ministero delle Politiche Agricole. Un’occasione che non può essere sprecata.
Una filiera da valorizzare
L’approvazione degli emendamenti europei rappresenta un passo storico verso una regolamentazione chiara, equa e sostenibile della canapa industriale. L’uso integrale della pianta consente di sviluppare una filiera agricola e industriale virtuosa, in grado di contribuire:
- Alla transizione ecologica.
- Alla diversificazione economica nelle aree rurali.
- Alla creazione di lavoro qualificato e giovanile.
Ora tocca agli Stati membri – e in particolare all’Italia – cogliere questa opportunità senza esitazioni, sostenendo un settore che può diventare protagonista dell’economia verde europea.
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