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HHC: divieto ufficiale da parte dell’ONU

HHC: divieto ufficiale da parte dell’ONU

20 Aprile 2025|

HHC: divieto ufficiale da parte dell’ONU

Durante la 68ª sessione della Commissione delle Nazioni Unite sugli Stupefacenti (CND), tenutasi a Vienna nel marzo 2025, è arrivata la decisione attesa da tempo: lHHC (esaidrocannabinolo) è stato ufficialmente inserito nella Tabella II della Convenzione sulle Sostanze Psicotrope del 1971.

uesto significa che lHHC, fino a oggi venduto in diversi paesi come sostituto legale del THC, sarà da ora in poi consentito solo per uso medico e scientifico.

La raccomandazione – già annunciata a inizio febbraio dalla Commissione europea, che aveva invitato gli Stati membri a votare a favore – è stata approvata con una maggioranza qualificata, come previsto dallarticolo 17 della Convenzione. Solo gli Stati Uniti si sono astenuti. I Paesi che hanno votato favorevolmente includono Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Canada, Australia, Cina e molti altri, superando la soglia richiesta dei due terzi.

Cos’è lHHC e perché è sotto accusa

LHHC, o esaidrocannabinolo, è un cannabinoide presente in quantità minime nella pianta di canapa – in particolare nei semi e nel polline. Tuttavia, lHHC commercializzato non è naturale: viene sintetizzato in laboratorio attraverso un processo di idrogenazione che modifica la molecola del THC.

La produzione di HHC avviene trattando lestratto di cannabis ricco di THC con idrogeno in un contenitore pressurizzato. A questa miscela vengono aggiunti catalizzatori chimici come nickel, platino, palladio e iridio, che facilitano la trasformazione in un olio denso chiamato HCO (olio di cannabis idrogenato). Il prodotto finale è un composto sintetico con una struttura simile al THC, ma con alcune modifiche molecolari.

Effetti e possibili rischi dellHHC

Nonostante lHHC venga spesso paragonato al THC per struttura ed effetti, non esistono ancora studi scientifici certi sui suoi effetti a lungo termine. Le informazioni disponibili si basano principalmente sullesperienza diretta dei consumatori e sulle dichiarazioni dei produttori.

Tra gli effetti comunemente associati allHHC troviamo:

  • Alterazioni percettive;
  • Euforia e stato di sballo;
  • Fame chimica;
  • Spossatezza e alterazioni dellumore;
  • Senso di confusione.

Tra i possibili effetti collaterali, molti utenti hanno riportato sintomi simili a quelli causati dal THC:

  • Ansia;
  • Secchezza delle fauci;
  • Occhi rossi e secchi;
  • Paranoia;
  • Insonnia.

Legale o illegale? La zona grigia dellHHC prima del divieto

Fino alla decisione dellONU, lHHC si trovava in una sorta di zona grigia normativa: non regolamentato in modo chiaro, era spesso disponibile sul mercato come alternativa legale” al THC. Tuttavia, non era né completamente sicuro né formalmente approvato. Non esistono certezze nemmeno riguardo alla rilevazione dellHHC nei test antidroga, ma la somiglianza con il THC rende plausibile che venga intercettato nei controlli, con conseguenze legali non trascurabili.

Cosa cambia dopo il bando ONU

Con linclusione dellHHC nella Tabella II, il suo uso ricreativo sarà vietato in tutti i 184 Paesi firmatari della Convenzione ONU, Italia compresa. La produzione, distribuzione e consumo saranno ammessi solo a scopi medici e scientifici, e soggetti a regimi di prescrizione e licenza.

Questo significa la fine del mercato internazionale dellHHC, anche in quegli Stati che ancora ne permettevano lutilizzo. Una svolta epocale per lintero settore.

La posizione di Canapando: dissociazione totale già nel 2023

Mentre gran parte del mercato puntava sullHHC come novità” promettente, Canapando ha scelto di dissociarsi apertamente fin dal 2023 da ogni forma di promozione, vendita o distribuzione di questo cannabinoide sintetico.

Una scelta di coerenza e responsabilità, quella di Canapando, che da sempre si impegna a promuovere una cultura della cannabis naturale, legale e sicura, scegliendo di non supportare la diffusione di sostanze artificiali come lHHC. I motivi della presa di posizione sono chiari:

  • LHHC non è un cannabinoide naturale, ma un composto sintetico ricreato in laboratorio;
  • La sua produzione richiede luso di sostanze chimiche potenzialmente nocive, come nickel, palladio e iridio;
  • Mancano evidenze scientifiche affidabili sugli effetti a lungo termine;
  • La sua diffusione non è in linea con i principi etici di Canapando, che si impegna da sempre a offrire solo prodotti sicuri, naturali e conformi alla legge.

Questa posizione anticipava, di fatto, quanto poi sancito a livello internazionale dallONU, confermando la lungimiranza e lintegrità di Canapando.

Limpatto sul mercato dei cannabinoidi

Il bando dellHHC rappresenta una svolta radicale per lintera industria della cannabis. Tutti i produttori e distributori di HHC dovranno ora adattarsi rapidamente, rimuovendo il composto dai propri cataloghi e adeguandosi alle nuove normative.

Tuttavia, il divieto non coinvolge cannabinoidi legali e naturali come CBD e CBG, che restano perfettamente commerciabili e apprezzati per le loro proprietà benefiche e lassenza di effetti psicoattivi.

Canapando guarda al futuro: solo cannabis naturale e legale

Grazie alla scelta di non cedere alle mode del momento, Canapando si conferma oggi come una delle realtà più affidabili e coerenti nel panorama italiano della cannabis legale. Il brand continua a proporre:

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  • Alimenti e prodotti al CBD;
  • Gadget e accessori per un consumo consapevole.

Tutti i prodotti Canapando rispettano rigorosi standard qualitativi, sono testati in laboratorio e perfettamente in linea con le normative vigenti.

La messa al bando dellHHC da parte dellONU segna un punto di non ritorno nella regolamentazione internazionale delle sostanze psicoattive. È una conferma per chi, come Canapando, ha scelto fin dallinizio di non seguire le tendenze pericolose, ma di mantenere alta lattenzione su sicurezza, legalità e qualità.

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