A tutti i nostri amati clienti, innanzitutto grazie per la fiducia e il sostengo che ci avete dimostrato in tutti questi anni. Anche in questi giorni complicati per il nostro settore a causa del DL sicurezza, il supporto non ci è mai stato fatto mancare. Per questo motivo vogliamo dare qualche informazione utile anche per rispondere alle diverse domande che ci vengono poste quotidianamente un po’ ovunque.
Canapando continuerà il suo lavoro – la nostra più grande passione – come sempre, sia nei punti vendita, che nei distributori e in tutte le app web.
No, non siamo pazzi, ma a differenza di altri siamo pronti a fare la nostra battaglia sperando che stavolta sia quella finale, risolutiva e definitiva, al fine di eliminare per sempre il divieto dei prodotti CBD che non presentano efficacia drogante.
Dopo aver consultato anche i nostri avvocati, massimi esperti in campo di stupefacenti a livello nazionale, che hanno confermato il nostro pensiero, siamo certi che nulla è cambiato, nella misura in cui anche prima il fiore di cannabis era illegale e non si poteva vendere se privo di efficacia drogante.
A differenza di altri semplici negozi, noi vendiamo fiori prodotti direttamente dalla nostra azienda agricola, per i quali facciamo dalle 5 alle 10 analisi per genetica per assicurarci che siano sicuri al 100%. Per avere la certezza, insomma, che non abbiano efficacia drogante e che non si possa configurare il reato di spaccio di stupefacenti, per due motivi principali:
1) La distribuzione di prodotti CBD è libera in tutta l’Unione Europea come già spiegato precedentemente in base a diverse sentenze della Corte di Giustizia Europea. Tale principio attivo non è inserito in nessuna tabella delle sostanze pericolose, né tantomeno in quelle dell’OMS su cui si basano le classificazioni delle sostanze stupefacenti di tutti i paesi occidentali.
2) La nostra confezione è pensata per non raggiungere mai i 25 mg/grammo di THC all’interno. Tale soglia è da sempre considerata dalla giurisprudenza italiana ed europea il valore limite che consiste in una dose stupefacente in fase di giudizio processuale.
Ci teniamo a specificare che, anche per i clienti/consumatori non cambia nulla. Se fermati per strada con una confezione di infiorescenze CBD, infatti, come in passato verrà comunque sequestrato il prodotto per verificare l’assenza di THC. Una volta verificata la mancata consistenza di efficacia drogante, nessuno potrà elevare alcuna sanzione, neanche amministrativa.
Continuiamo dunque a lavorare e a servire i nostri clienti, sicuri di quello che facciamo. Probabilmente saremo oggetto di controlli e siamo pronti a subire un ingiusto sequestro, ma siamo certi che la giustizia ci darà ragione. Lo dobbiamo ai nostri clienti, ai nostri dipendenti, all’amore per la cannabis e a un senso di giustizia e libertà che da sempre sentiamo dentro. 10 anni di duro lavoro e dedizione in tutti i processi di produzione non si possono cancellare così con uno schiocco di vita.
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