È possibile produrre canapa legale? Ecco tutto ciò che avresti sempre voluto conoscere sulla coltivazione di canapa senza thc. In Italia c’è stato un vero e proprio boom della cannabis legale, un grande successo in tutta la Penisola tra le persone e le aziende agricole, che si stanno dedicando sempre più spesso alla coltivazione di infiorescenze di canapa senza thc.

Le richieste in continua crescita di clienti sempre più esigenti, hanno spingo gli agricoltori, i professionisti e i neofiti hanno deciso di dedicarsi alla coltivazione canapa indoor e alla produzione della canapa outdoor, in quanto questa pianta cresce molto facilmente e per i professionisti è diventata remunerativa, grazie alla richiesta abbondante da parte dei clienti. Ma cosa bisogna sapere prima di produrre canapa legale destinata alla vendita? Le informazioni necessarie per coltivare canapa senza thc in Italia non sono molte, ma sono fondamentali da conoscere.

Come scegliere i semi certificati per produrre cannabis legale?

La cosa più importante è quella di non confondere i semi certificati con altre tipologie di semi, in quanto quelli certificati dall’Unione Europea produrranno inflorescenze con un tenore di thc che non supera mai lo 0,2%. Questo fattore distingue la cannabis legale da quella illegale.

Le leggi che riguardano la produzione di canapa light sono in vigore dal 14 gennaio 2017 e hanno decretato che non c’è bisogno di alcuna autorizzazione per la semina di cannabis legale che abbia un contenuto di thc inferiore o pari al 0,2%; è garantito l’obbligo di prescrizione, ma il produttore deve solo conservare le fatture e i cartelli dei semi acquistati per un tempo minimo di 12 mesi.

Il livello di thc nel raccolto

Se nei semi e nelle inflorescenze il tasso di thc è dello 0,2%, percentuale riferito alla legge sulla cannabis, nelle piante la percentuale di thc può arrivare fino allo 0,6%. Se il produttore è in possesso di tutti i certificati validi, questa percentuale non comporta nessun problema legale.

Controlli su prodotti e semi

Le forze dell’ordine eseguono eventuali controlli legali, prendendo in analisi le autorizzazioni e un campione al termine della coltura, per rilevare la giusta presenza di thc nella percentuale consentita dalla legge: ossia uguale o minore dello 0,6%. Se durante il controllo della percentuale di thc, il limite dello 0,6% viene superato dalle inflorescenze della pianta viene disposta la distruzione della coltivazione o il sequestro, ma nel caso il produttore abbia acquistato semi certificati, non viene mossa alcuna accusa nei suoi confronti.

Produrre canapa legale in Italia è sicuro

Come dimostrato dalle informazioni precedenti, in Italia i cittadini possono produrre canapa legale sia indoor che outdoor senza incorrere in particolari problemi legali, a patto che vengano utilizzati semi che garantiscano la crescita di inflorescenze con un tasso mai superiore allo 0,6% di thc. I nomi di questi semi sono contenuti nella lista specifica approvata dall’Unione Europea. Se la coltivazione viene eseguita con semi non provati e certificati, oppure non vengono conservati i cartelli dei semi acquistati, il produttore potrebbe andare incontro a sequestro, distruzione e anche denuncia da parte degli organi di controllo competenti. Seguendo queste semplici regole e acquistando i semi approvati dall’Unione Europea, coltivare cannabis legale sarà molto semplice e soprattutto privo di illeciti.