Nonostante l’aggressiva demonizzazione ideologica, il mercato della cannabis sta riscuotendo sempre più successo: più precisamente, sono le varianti ”light” ad essere legalmente riconosciute e consentite, tutte le tipologie di canapa che presentano un tasso di THC (il principale principio attivo di questa categoria di piante chiamato anche cannabidiolo) molto basso, sulla soglia dello 0,2%. I semi di canapa light sono il prodotto più venduto dopo le infiorescenze e i suoi impieghi sono molteplici come riportato di seguito.

Semi di canapa: uso farmaceutico e terapeutico

Sebbene utilizzati meno rispetto alle altre parti della pianta, i semi di canapa light trovano spazio nei composti di numerosi farmaci prescritti principalmente per le cure palliative ed impiegati per la creazione di apposite compresse. Il tipo di canapa e le dosi da assumere variano principalmente in base alla patologia e al tasso di THC necessario per contrastarla o attenuarla; la canapa, infatti, trova largo uso come miorilassante, antidolorifico o antinfiammatorio contro stress muscolare e spasmi ma anche come ansiolitico e blando tranquillante.

Benefici e impiego alimentare

È a tavola che i semi di canapa light vengono usati maggiormente. La variante della canapa sativa è quella che più di tutte si presta all’uso nell’ambito culinario per via del suo alto valore nutrizionale: i semi, infatti, non solo contengono tutti gli amminoacidi essenziali atti alla sintesi proteica ma sono anche composti al 25% da proteine e grassi insaturi quali l’omega 6 e l’omega 3, reperibili solo in pochissimi altri alimenti; notevole è anche l’apporto di vitamina E. In virtù di questa così ricca presenza di sostanze benefiche, i semi di canapa sono considerati un alimento completo ideale per qualsiasi tipo di piatto. Essi vengono venduti sia interi che già decorticati in appositi sacchetti o macinati fino ad ottenerne una farina oppure impiegati per la produzione di olio. Negli ultimi tempi la gastronomia ha saputo sperimentare tantissimo con questo tipo di prodotto che si è ritagliato il proprio spazio in particolare nelle diete vegetariane o vegane come integratore e sostituto delle proteine animali, nell’innovazione di piatti tipici oppure nell’ambito dello street food: non è difficile imbattersi in ricette di pizze o rustici con impasti a base di farina di canapa, dolci preparati con la medesima o guarniti con gli stessi semi. Macarons alla canapa, hamburger a base di semi di canapa, zuppe, pasta fresca e liquori: sono solo alcuni dei prodotti che è possibile ottenere attraverso l’impiego dei semi di canapa light.

Impiego agricolo e vivaistico

Ultimo ma non per importanza, i semi di canapa light sono adottati nel settore florovivaistico. Negli ultimi 5 anni le coltivazioni di canapa in Italia sono aumentate di 10 volte vista la richiesta del mercato. Sono stati attuati veri e propri piani a favore della sua coltivazione poiché la canapa si presta bene al rinvigorimento dei terreni attraverso il metodo della rotazione delle colture anche se le varianti italiane, tra cui la carmagnola, hanno difficoltà a ritagliarsi la loro fetta di notorietà essendo ancora surclassate dall’importazione di varianti estere.
La canapa ha iniziato ad essere commercializzata anche come pianta ornamentale così come i semi che vengono venduti assieme a kit fai-da-te per permettere a chiunque di poter coltivare la propria pianta anche in casa; alcune aziende hanno già avviato diversi punti vendita specializzati nelle grandi città vendendo talee e semi da impianto ottimi come idee regalo, la cui origine e percentuale di cannabidiolo sono rigidamente controllati.