Se analizziamo la pianta di marijuana notiamo quanto le sue foglie ci dicano molto sulle condizioni della sua salute.
È importante quindi conoscerne l’anatomia della pianta per riuscire ad aumentare la qualità e la quantità del nostro raccolto.

Analizziamo la pianta…

MASCHIO O FEMMINA

L’anatomia della cannabis è diversa, innanzitutto, a seconda del sesso della pianta stessa: esistono piante femminili, piante maschili e piante ermafrodite.

Le piante femminili sono caratterizzate dal fatto che producono grandi fiori che assumono la forma di boccioli rotondi o appuntiti e che sono colmi di resina.

Le piante maschili, invece, sono caratterizzate da piccole sacche di polline situate vicino alla base delle foglie. Le piante maschili, però, sono quelle che impollinano le piante femminili.

Le piante ermafrodite, invece, sono piuttosto rare e possiedono sia caratteristiche maschili che femminili; ciò vuol dire che esse sono in grado di autoimpollinarsi. Sono in genere il frutto di uno stress ambientale o di una genetica poco stabile.

Quelle che interessano i coltivatori della pianta di marijuana sono, in genere, quelle femminili poiché i fiori in questione, provengono in genere da piante senza semi (dette sinsemilla), molto più pratiche e capaci di assicurare abbondanti raccolti.

COLA

La cola, detta anche cima apicale, è la parte più alta della pianta di marijuana ed è quella che matura prima delle cime più piccole, dal momento che la sua esposizione al sole, o comunque alla luce, è diversa.

Altre cime secondarie, si formano nelle parti più basse della pianta, quelle in erba, e dai nodi, tra le foglie della chioma.

PISTILLI

Possono essere di colore bianco, giallo, ambra o marrone, a seconda della maturità della pianta. Inizialmente sono più bianchi, poi assumono colorazioni più scure.

Sono gli organi predisposti alla cattura del polline diffuso dalle piante maschili, che fecondando i calici e danno origine ai semi.

L’osservazione dei pistilli è molto utile per capire lo stadio di maturazione delle infiorescenze e se è arrivato il momento del raccolto: quando il colore dei pistilli vira sull’arancione o sul marrone intenso, o ancora sul rosso, il momento della raccolta è arrivato!

TRICOMI

“Tricoma” deriva dalla parola greca “crescita dei capelli” ed è uno dei componenti più importanti della Cannabis.

Sono piccole ghiandole di resina che contengono alte concentrazioni di THC, cannabinoidi e terpeni. Il tipo e la concentrazione di tricomi su una pianta ne determinano la forza, il sapore e gli effetti della cannabis prodotta. Compaiono su tutta la pianta, ma sono più abbondanti e psicoattivi sulla cima, in particolare nelle foglie vicine al fiore.

FOGLIE RESINOSE

Le “foglioline resinose” o sugar leaves sono piccole foglie che si sviluppano sulle cime della pianta di cannabis. Si chiamano così perché sono ricoperte da un ricco strato di tricomi e danno l’impressione di essere ricoperte di zucchero! Possono essere utilizzate per produrre eccellenti edibili e hashish.

STELO

Lo stelo dà alla pianta di cannabis la sua struttura, la stabilità e la capacità di sopportare il suo peso. È anche responsabile del trasporto di nutrienti poiché contiene le cellule dello xilema che trasportano l’acqua e i nutrienti, e le cellule del floema che trasportano zucchero e amido.

NODI

Lo stelo della pianta di cannabis è diviso in nodi, che si sviluppano dove la pianta si ramifica. I nodi sono il primo posto dove appaiono i fiori nella cannabis, quindi sono essenziali per determinare il sesso di una pianta sconosciuta. Nelle varietà sativa i nodi tendono ad essere più distanziati rispetto alle indica.

Visita lo shop di Canapando. Clicca qui