Dopo la legalizzazione della canapa light, in molti si sono chiesti se il business di questo prodotto possa essere produttivo o meno. Le potenzialità di questa pianta hanno attirato l’interesse dei coltivatori dati i numerosi campi di applicazione del prodotto della Canapa legale indoor, non solo farmaceutiche e nell’industria del benessere, ma anche nel settore tessile e dell’edilizia.

Una delle prime decisioni che bisogna prendere se si desidera produrre la canapa è se effettuare la coltivazione outdoor cioè all’esterno su terreni agricoli, oppure indoor, all’interno di garage o appartamenti così da tenere sotto controllo la produzione. Ecco come si produce la canapa light indoor, i pro ed i contro.

Coltivare marijuana indoor: come iniziare

Le produzioni di canapa indoor sono qualitativamente migliori rispetto a quelle presenti all’aperto anche se la quantità è notevolmente minore. Per iniziare la produzione è indispensabile avere a disposizione un discreto spazio dove far crescere le piantine, soprattutto in altezza, acqua e delle lampade che possano sostituire seppur artificialmente la luce solare.

Nelle produzioni indoor spetta proprio al produttore creare l’ambiente ideale per la piantagione, sia in termini di umidità che di temperatura, controllando ogni possibile variante. Importante per non avere alcun problema con la legge è controllare che i semi della canapa siano di origine europea e controllata, ed avere sempre a disposizione fatture e cartellini di acquisto per almeno un anno. La legalizzazione del prodotto impone però dei criteri, quello fondamentale da rispettare è il livello di THC che non deve essere superiore al 2%, per tale ragione possono essere effettuati dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

I vantaggi delle coltivazioni di canapa indoor

La coltivazione della canapa indoor ha notevoli vantaggi, in primis, dato che la canapa richiede un periodo di 90 giorni per crescere, si possono avere 4 cicli di produzione della canapa legale indoor, cioè soddisfare tutto l’anno la richiesta dei clienti con un prodotto di alta qualità. A differenza delle produzioni outdoor che sono solo stagionali e piuttosto rischiose, coltivando la canapa in un ambiente controllato è possibile prevenire infestazioni di parassiti e ridurne l’effetto contenendo in poco tempo il contagio.

La produzione controllata indoor permette di ridurre al minimo i rischi, eliminando alla radice tutti quei fattori naturali che incidono sull’andamento della produzione e possono essere potenzialmente nocivi. La produzione indoor consente inoltre di tenere lontano malelingue e dicerie persistenti grazie alla riservatezza dell’ambiente, nonostante con la legge 242/2016 la coltivazione di cannabis light sia stata legalizzata e non vi sia bisogno di alcuna autorizzazione per avviare una produzione.

Come si produce la canapa indoor

La produzione di canapa light indoor è molto semplice ed inizia con la messa a terra della piantina, bisogna dunque scegliere un terriccio di prima qualità sul quale adagiare in profondità le sementi certificate. Fattori quale CO2, umidità e potenziali parassiti infestanti sono tutti sotto il controllo del produttore.

Per avere una buona produzione, basta mantenere la temperatura costante, in base al tipo di sementi, generalmente viene richiesta una temperatura che varia dai 18 ai 28 gradi. Per tutto il ciclo di crescita della pianta bisogna annaffiare con moderazione senza mai esagerare e fornire 18 ore di luce al giorno continua attraverso le lampade, per assicurarsi che la pianta riesca a sopportare il peso delle infiorescenze. Quando la pianta sarà abbastanza alta e robusta, è possibile ridurre le ore di luce fino a 12 ore al giorno, così da simulare le giornate che si accorciano e prepararsi alla raccolta del prodotto.

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