CBD e acne: qual è la sua efficacia? Potrebbe essere talmente valida da sostituire i tradizionali rimedi antibiotici? Secondo gli studi effettuati, sì.

Ebbene ormai sappiamo gli infiniti usi del CBD, anche se talvolta è bene ricordare che assunzione di cannabis light non vuol dire sempre fumare. Certo, i principali benefici del CBD sono legati all’inalazione dei suoi fumi che permettono di interagire direttamente con i recettori diminuendo lo stress, gli stati ansiosi, depressivi, migliorando il ciclo sonno-veglia o, addirittura, affiancando la medicina riconosciuta nel controllo di malattie ad oggi incurabili. E, proprio riguardo quest’ultimo argomento, oggi parliamo di Cbd e acne e dell’effetto benefico della pianta anche come lozione, olio e unguento.

Tipica durante il periodo adolescenziale, in realtà l’acne può manifestarsi anche in età tardiva, tanto che oggi può essere considerata il secondo problema legato alla pelle più diffuso al mondo. Le cause scatenanti possono essere molteplici e, a seconda di esse, si eseguono delle cure che raramente prendono in considerazione il CBD. Ormai conosciamo bene il nostro eterno escluso, ma con questo articolo vogliamo invece riscattare i suoi benefici partendo da un punto base: il cannabidiolo non è un antibiotico, non è un cortisonico, nelle creme di Canapando®, che vedremo alla fine, non sono stati riscontrati effetti collaterali. È tutto naturale (ed efficace) al 100%.

Il cannabidiolo sulla pelle: i tre principali vantaggi

Partiamo quindi dall’origine: perché utilizzare il CBD per curare l’acne? Quali sono i suoi vantaggi reali?
Primo fattore interessante: il CBD riduce l’eccesso di sebo. Uno dei principali sintomi evidenti per chi soffre di questa eruzione cutanea è la grande quantità di olio che viene prodotto dalla pelle, con conseguente irritazione e formazione del grumo. Il CBD controlla e regola questa produzione interagendo con i recettori CB1 e CB2 del sistema endocannabinoide.

Il CBD riduce l’anandamide. L’anandamide è un neurotrasmettitore, un composto chimico presente all’interno del nostro corpo molto simile, dal punto di vista molecolare, al THC. Il suo nome, non ha caso, significa “gioia, felicità, benessere” perché gli scienziati hanno scoperto che esso è collegato alla motivazione, ai processi cognitivi e alla memoria. Ma non solo, l’anandamite regola anche la crescita delle cellule, stabilendone anche la loro formazione. Affinché la loro creazione non ecceda, come nel caso dell’acne, è necessario un altro agente, come il CBD, che ne freni la produzione. Infatti, cannabis e anandamide si legano agli stessi recettori.

Infine, un vantaggio già noto per noi che “Sappiamo cosa fumiamo“, Il CBD è un antiinfiammatorio. Non solo per uso inalatorio, anche con l’applicazione topica è possibile ridurre visibilmente il rossore e l’infiammazione delle pustole, contribuendo allo stesso tempo alla diminuzione dell’acne sull’intero viso.
Adesso che abbiamo visto i vantaggi del CBD sulla pelle, parliamo quindi di come applicarlo sul viso. Una risposta dalla proposta Canapando®: Aczedol.