Olio di cbd: come si conserva?

L’olio di CBD è un prodotto naturale estratto dalla pianta di cannabis sativa e formato da cannabidiolo diluito in olio vegetale.
Privo di effetti collaterali, viene generalmente usato per favorire il rilassamento, combattere il dolore, trattare problemi della pelle e molto altro. Si tratta di un rimedio efficace contro svariati disturbi e utile per mantenere lo stato di salute psico-fisico.

Quali sono le tecniche per farlo durare più a lungo?

A livello generale, la durata minima di conservazione può essere prolungata conservando l’olio in luogo fresco e protetto dalla luce.
Il frigo è uno dei posti migliori dove conservarlo: buio, freddo e chiuso ermeticamente.

Le temperature basse aiutano a preservare i cannabinoidi essenziali e probabilmente vedrete il vostro olio cominciare a separarsi. Se ciò si verifica, non preoccupatevi!

Basta agitarlo vigorosamente prima di ogni utilizzo. La separazione naturale a basse temperature non danneggia in alcun modo l’efficacia del CBD.

Quali sono i pericoli?

Il cannabidiolo può ossidarsi se l’olio viene esposto per un certo periodo di tempo al calore/al sole oppure se viene conservato per un periodo molto lungo.
Questo discorso vale un po’ per tutti gli oli in generale. La maggior parte di essi sono conservati in cucina ed esposti a temperature calde, il che ha un effetto negativo sulla durata di conservazione.

Luce, calore e ossigeno favoriscono il processo di ossidazione e quindi la scadenza del prodotto.

In generale, si può dire che dopo l’apertura, l’olio di CBD ha una durata di conservazione di circa sei mesi. Ancora chiuso, l’olio ha una durata di conservazione fino a due anni.Se ancora si hanno dei dubbi, poi, è consigliabile fare un test olfattivo e gustativo. Se l’olio sarà rancido, si distinguerà sicuramente per il suo odore o sapore strano.

Luce
Qual è il problema di esporre l’olio di cbd alla luce? Che la sua potenza potrebbe diminuire. È proprio per questo motivo che le aziende lo producono sempre in flaconi di colore scure. Ci hai mai fatto caso?
Serve a garantire un’esposizione minima alla luce indipendentemente dal luogo di conservazione. Ovviamente è necessario tenere anche il contenitore lontano dalla luce diretta del sole.
Come alternativa al frigo potresti, infatti, pensare di conservarlo in un armadietto.

Aria
Se c’è una regola riguardante l’aria è che questa deve entrare in contatto il meno possibile con il CBD.
L’ossigeno potrebbe, infatti, interferire con l’equilibrio chimico dell’olio e causare il cosiddetto “stress ossidativo”. Assicurati sempre di chiudere il flacone dopo l’uso in modo meticoloso per non alterarne le proprietà.

Temperatura

Il calore è un’altra delle cose che può davvero compromettere la qualità dell’olio di Cbd. Le alte temperature sono il nemico da combattere! Potrebbero decomporre le molecole di Cbd.
La temperatura ideale, quindi, per conservare l’olio è quella al di sotto dei 21°C.
Se non hai intenzione di conservarlo nel quotidiano ma vuoi riporlo per usarlo in un futuro prossimo, puoi sempre pensare di congelarlo poiché non ne verranno alterate le caratteristiche.