Crema Gel con CBD ed Efficacia Clinica: Studi e Applicazioni Dermatologiche

L’uso di prodotti naturali in dermatologia è sempre più ricercato per questioni di sostenibilità ed ecologiche, e come possibile modo per migliorare l’esito terapeutico delle malattie cutanee croniche, alleviando il carico di lavoro sia per i pazienti che per i sistemi sanitari. La legalizzazione della cannabis in un numero crescente di paesi ha aperto la strada alla ricerca sull’uso dei cannabinoidi in formulazioni topiche terapeutiche. I cannabinoidi sono una classe eterogenea di composti farmacologicamente attivi prodotti dalla Cannabis sativa (fitocannabinoidi) e molecole simili (endocannabinoidi, cannabinoidi sintetici).

Gli esseri umani possiedono un sistema endocannabinoide coinvolto nella regolazione di diversi processi fisiologici, che include endocannabinoidi prodotti naturalmente e proteine coinvolte nel loro trasporto, sintesi e degradazione. La modulazione del sistema endocannabinoide rappresenta un promettente bersaglio terapeutico per molteplici patologie, tra cui disturbi vascolari, mentali e neurodegenerativi. Tuttavia, a causa della natura complessa di questo sistema e della sua interazione con altri sistemi biologici, lo sviluppo di nuovi farmaci bersaglio rappresenta un compito impegnativo e continuo.

La scoperta di un sistema endocannabinoide cutaneo e del suo ruolo nel mantenimento dell’omeostasi cutanea, unitamente all’azione antinfiammatoria dei cannabinoidi, ha suscitato interesse per il loro utilizzo nel trattamento delle malattie infiammatorie cutanee, che è l’obiettivo di questa revisione. L’uso del CBD come ingrediente cosmeceutico è supportato da diversi studi preclinici che dimostrano come il CBD possa esercitare promettenti attività biologiche, tra cui effetti antinfiammatori, antiossidanti e antiapoptotici sulle cellule della pelle.

Ad esempio, è stato riportato che il CBD ha mostrato attività antiossidante proteggendo le cellule epidermiche dallo stress ossidativo indotto dalla luce ultravioletta. Infine, è stato dimostrato che prodotti dermatologici contenenti CBD, sono generalmente ben tollerati e hanno mostrato risultati promettenti, ad esempio nel trattamento della dermatite atopica, della psoriasi e della dermatite da contatto. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi clinici controllati sull’uomo per comprendere appieno il potenziale di questi composti e i possibili effetti collaterali associati al loro uso topico.

Nozioni di Dermatologia

La pelle è l’organo più esteso che ricopre il corpo umano. È composta da diversi strati di cellule che insieme agiscono come una barriera per impedire a sostanze biologiche e chimiche indesiderate di penetrare nel corpo.

Lo strato più esterno e avascolare della pelle, chiamato epidermide, è composto da cheratinociti, cellule di Merkel, melanociti e cellule di Langerhans, che contribuiscono alla protezione contro l’infiammazione e le risposte immunologiche. Lo strato più superficiale dell’epidermide è lo strato corneo, che è lo strato più difficile da permeare e rappresenta la fase limitante del processo di penetrazione.

Sotto l’epidermide si trova lo strato vascolare del derma, che contiene altri tipi di cellule come i fibroblasti, ma anche terminazioni nervose libere che svolgono un ruolo significativo nella percezione del dolore. In base alla struttura fisiologica della pelle, è possibile progettare formulazioni idonee per i prodotti per la cura della pelle, in grado di veicolare i cosmeceutici in aree specifiche come muscoli o vasi sanguigni.

Inoltre, le formulazioni transdermiche possono facilitare l’assorbimento e la circolazione sistemica dei principi attivi, consentendone l’ottenimento degli effetti biologici. Diversi studi hanno esplorato la permeabilità cutanea del CBD in diversi modelli farmaceutici.

Preparazione del CBD in Formulazioni in Crema e Gel

Sono state utilizzate due creme per valutare la permeabilità del CBD nella soluzione. La prima, una crema disponibile in commercio, è stata aggiunta direttamente a questa base di CBD isolato in polvere (1% p/p) e dispersa utilizzando un omogeneizzatore per 2,5 minuti.

La seconda crema è stata formulata utilizzando ingredienti provenienti dal laboratorio di preparazione del College of Pharmacy dell’Università del Rhode Island. La crema formulata conteneva parti uguali di glicole propilenico, fitosqualano e olio minerale (olio di mandorle), per costituire il 50% (p/p) della formulazione totale.

La polvere di CBD isolato (1% p/p) è stata aggiunta direttamente al glicole propilenico, miscelata accuratamente e aggiunta agli altri oli. Successivamente, il tensioattivo Polimero (7%) è stato aggiunto alla miscela di fase lipofila, seguito dall’aggiunta di acqua deionizzata (42%). La crema è stata omogeneizzata per 2,5 minuti. Ogni formulazione è stata ispezionata per garantire una consistenza liscia e l’assenza di segni di separazione di fase.

Le formulazioni sono state quindi centrifugate 9 volte a 5.000 giri al minuto a intervalli di 5 minuti per confermare l’assenza di separazione di fase. Entrambe le formulazioni non hanno mostrato alcuna separazione delle due fasi dopo la centrifugazione.

Il CBD nelle Formulazioni in Crema è Rilevabile Tramite il Test di Diffusione in Celle di Franz

La permeabilità cutanea del CBD in una crema commerciale e in una crema formulata internamente è stata valutata utilizzando il test di diffusione in celle di Franz. Prima del test, è stato condotto un test di compatibilità di membrana con membrane Supor PES per confermare che le membrane non interferissero con il rilascio di CBD.

Il CBD nella formulazione in crema gel formulata internamente ha mostrato una permeabilità cutanea accettabile, poiché il CBD è stato rilevato nel compartimento di diffusione al tempo di 30 minuti. Il contenuto di CBD è aumentato da 2,7 a 25,2 μg/mL, rispettivamente, da 30 a 480 minuti.

Lo Studio

La maggior parte degli studi preclinici in vitro e in vivo che indagano l’uso della pelle come via di somministrazione del CBD si concentrano sulla sua somministrazione transdermica per applicazioni sistemiche.

Gli studi in vitro hanno utilizzato condizioni di dose non definita e, date le proprietà fisico-chimiche del CBD, sono stati necessari solubilizzanti per mantenere condizioni valide per la pelle. I solubilizzanti possono influire sulle fragili membrane cutanee utilizzate negli esperimenti, ad esempio epidermide separata termicamente o pelle dermatomatica molto sottile (spessore <300 µm), aumentandone la permeabilità e determinando un aumento delle quantità di CBD rilevate nel compartimento ricevente, con il rischio di sovrastimare la somministrazione sistemica in vivo.

Il presente studio, in cui è stata utilizzata una composizione della fase ricevente più “realistica” con una membrana più spessa (500-700 µm), ha portato a una somministrazione transdermica di CBD molto più ridotta rispetto a quella osservata in altri studi.

Un recente studio clinico che ha valutato la somministrazione transdermica di CBD (e THC) utilizzando una formulazione a base di emulsione dopo l’applicazione di una dose di 100 mg di CBD su mano, polso e avambraccio, e in cui i livelli ematici sono stati monitorati per 12 ore, ha mostrato che la concentrazione più elevata di CBD era di circa 0,5 ng/mL.

A titolo di confronto, lo studio, che ha utilizzato un sistema di somministrazione autoemulsionante per la somministrazione orale di 25 mg di CBD, ha raggiunto concentrazioni massime comprese tra 6 e 20 ng/mL; pertanto, nonostante la dose 4 volte inferiore, la somministrazione orale ha determinato livelli nel sangue da 12 a 40 volte superiori.

CBD Topico e Infiammazione Cutanea

Date le concentrazioni plasmatiche osservate nell’uomo dopo somministrazione orale (e transdermica), si è deciso, per il presente studio, di concentrarsi sulla somministrazione topica in vista di una somministrazione locale per il trattamento mirato di indicazioni dermatologiche.

È stato suggerito che l’applicazione topica di CBD possa ridurre i livelli di citochine proinfiammatorie, ad esempio IL-6 e IL-17, e promuovere il rilascio di citochine antinfiammatorie, ad esempio IL-10. Da questa prospettiva, è ragionevole supporre che le applicazioni topiche possano essere utilizzate per la somministrazione di CBD all’epidermide vitale, prendendo così di mira la dermatite atopica, il prurito e forse la psoriasi e altre patologie correlate all’infiammazione.

CanapanDOL: La Crema Gel a Base di CBD e CBG

Nel mondo della cosmeceutica, l’azienda Canapando, ha ideato e progettato, una crema gel a rapido assorbimento, con l’1% di CBD e l’1% di CBG, dal nome commerciale di CanapanDOL.

La formulazione, grazie ai suoi componenti, consente ai Cannabinoidi presenti, di penetrare fino agli strati profondi del Derma, andando ad agire sul sistema muscolo-articolare e tendineo, rendendo la crema utile nei casi di: tendiniti, infiammazioni muscolari, strappi, contusioni e lesioni di vario genere. Inoltre, grazie alla presenza di un anestetico naturale, è possibile riscontrare un’azione desensibilizzante utile per il dolore associato.

Trovi ora CanapanDOL disponibile qui e negli shop fisici di Canapando.

Conclusioni

In conclusione, i risultati di questo studio dimostrano la fattibilità della somministrazione di CBD all’epidermide e al derma superiore utilizzando una formulazione adatta al paziente in condizioni di dose finita.

Il CBD è stabile nei tensioattivi in condizioni leggermente acide. Pertanto, può mantenere la sua stabilità nei prodotti topici mantenendo il prodotto fresco, al riparo dalla luce e a pH leggermente inferiore. Le creme lipofile potrebbero essere considerate una base favorevole per la miscelazione del CBD in diverse formulazioni.

Tuttavia, studi precedenti hanno dimostrato che i gel idrofili che incorporano il CBD tramite veicoli specifici sono efficaci in termini di permeazione e ritenzione del CBD sulla pelle, sia in termini di efficacia terapeutica. Inoltre, formulazioni basate sulla nanotecnologia e allo stato solido potrebbero rivelarsi innovative ed efficaci in termini di veicolazione del CBD sulla pelle.