Facciamo chiarezza sul CBG

Il CBG, o il cannabigerolo (CBG), è uno dei principi attivi presenti nella pianta di cannabis. Questo cannabinoide – non psicoattivo – è diventato sempre più popolare negli ultimi anni grazie alle sue proprietà terapeutiche e alla sua capacità di interagire con il sistema endocannabinoide (SEC) del corpo umano. In questo articolo, esploreremo l’espansione del CBG e le sue proprietà terapeutiche.

Il CBG è uno dei primi cannabinoidi che le piante di cannabis producono durante la fioritura. Come tutti gli altri cannabinoidi, il CBG viene
prodotto nella sua forma acida, CBGA, e svolge un ruolo fondamentale fungendo da precursore chimico nella formazione di altri cannabinoidi come il THCA e CBDA. Di conseguenza, il CBG si trova solo in piccole quantità nella pianta di cannabis, il che lo rende un composto raro e costoso.

Tuttavia oggi, grazie a tecniche di coltivazione e di breeding, è possibile coltivare ceppi di cannabis ad alto contenuto di CBG, e quindi poi grazie alla tecnologia di estrazione moderna il CBG sta diventando sempre più accessibile, portando ad a un aumento della produzione di CBG e della sua disponibilità sui mercati legali.

Le proprietà terapeutiche

Il CBG è noto per le sue proprietà terapeutiche, che lo rendono un composto promettente per il trattamento di una vasta gamma di condizioni mediche. Una delle sue qualità più interessanti è la sua capacità di interagire con il sistema endocannabinoide del corpo umano. Il SEC regola diverse funzioni del corpo, tra cui il sistema immunitario, il sistema nervoso e il sistema endocrino. Il CBG è in grado di interagire con i recettori del SEC, il che gli consente di influenzare diverse funzioni del corpo.

É stato studiato per la sua capacità di ridurre l’infiammazione e il dolore. Uno studio condotto nel 2015  in collaborazione tra l’Università  di Napoli e quella di Palermo ha dimostrato che il CBG può ridurre l’infiammazione nel colon di topi, il che lo rende un potenziale trattamento per le malattie infiammatorie dell’intestino come la colite ulcerosa.

Il CBG si è rilevato utile anche per combattere l’ansia e la depressione. Uno studio condotto nel 2016 della New York School of Medicine ha dimostrato che il CBG può ridurre l’ansia nei topi, il che lo rende un potenziale trattamento per l’ansia negli esseri umani. Altri studi hanno suggerito che il CBG può avere effetti antidepressivi e può essere utile nel trattamento del disturbo da stress post-traumatico (PTSD).

Inoltre, è stato studiato per la sua capacità di ridurre la pressione intraoculare nell’occhio, il che lo rende un potenziale trattamento per il glaucoma, una malattia degli occhi che, se non curata, può causare danni permanenti al nervo ottico e alla vista.

Il CBG ha anche dimostrato di avere proprietà antibatteriche e antinfiammatorie, il che lo rende un potenziale trattamento per le infezioni batteriche e l’acne.

 

Facciamo chiarezza sul CBG

Conclusioni

Il CBG sta diventando sempre più popolare grazie alle sue proprietà terapeutiche e alla sua capacità di interagire con il sistema endocannabinoide del corpo umano. Sebbene ci siano ancora molte ricerche da fare per comprendere appieno le sue proprietà terapeutiche, il CBG si sta dimostrando un composto promettente per il trattamento di una vasta gamma di condizioni mediche.

Grazie alla tecnologia di estrazione moderna, il CBG è diventato sempre più accessibile e la sua disponibilità sui mercati legali è in continuo aumento. Tuttavia è importante notare sottolineare che la ricerca sul CBG è ancora in fase iniziale e che sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno i suoi effetti e la sua sicurezza.

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