Hai mai sentito parlare di suore che coltivano marijuana?

Indossano il velo ma sono aconfessionali. Le Sisters of the Valley hanno solo una mission nella vita: dare conforto a chi soffre con il CBD.

Producono e vendono rimedi a base di cannabidiolo o CBD, la sostanza ricavata dalla pianta di marijuana senza effetti psicoattivi e utilizzata a scopo terapeutico.

Chi sono le Sisters of the Valley

Le Sisters of the Valley non sono delle ‘sorelle’ qualunque.  Praticano la spiritualità, ma non sono affiliate a nessuna delle chiese attorno a casa loro.

Vivono a Merced, in California e sono votate al potere curativo della cannabis. Lì, la canapa cresce in mezzo a soleggiati meleti e vigneti.

“Ci rifacciamo ai nostri antenati”, rivela una delle sorelle e dice: “Come le prime infermiere nei castelli d’Europa dell’800 che coltivavano canapa, producevano medicinali alla cannabis, creavano tessuti, gestivano fattorie e gestivano negozi all’interno del castello.”

Ma se non sono cattoliche e se non sono suore, perché indossano il velo?

La sorella Kate ha spiegato che a modo loro sono un ordine religioso: la loro religione è quella della New Age (che tutti credevano estinta con la fine degli anni Novanta).

“Non c’è nulla che il CBD non possa curare – afferma Sister Kate – E’ un dono di Madre Terra dai potenti effetti curativi, coltivata da millenni nelle culture indigene”.

Oli, capsule, unguenti, creme e tinture. Il tutto prodotto artigianalmente e seguendo i cicli lunari.

Le sorelle affermano che la loro vita è scandita dai cicli lunari quindi anche i compleanni, le celebrazioni, le preghiere e i tempi di raccolta.

Partendo dal 2015 con sole dodici piantine, si conta che nel 2018 le vendita abbiano sfiorato il milione di dollari.

Come nacque il business delle suore che coltivano marijuana?

Christine Meeusen, il vero nome della sorella Kate, spiega che il progetto nacque nel 2015 con 12 piantine.

Da lì sono stati raggiunti grandi risultati: nel 2018 le vendite hanno sfiorato il milione di dollari.

«Da qui ai prossimi 20 anni vogliamo avere delle nostre enclave in ogni città e provincia. Faremo di più, coinvolgeremo anche Hollywood, e – avverte Sister Kate, a capo dell’azienda – stiamo pensando a una serie ironica e tagliente sulla politica, in forma di cartone animato».

Tutto nacque quando Christine era un alto dirigente aziendale per la J.P Morgan ed era sposata con il marito di allora con due figli a carico.

La sua vita, però, ha cominciato a sgretolarsi, quando ha scoperto la bigamia di lui ma soprattutto che le rubava lentamente dei soldi durante gli anni di matrimonio.

Senza più un soldo in tasca, Christine si è, quindi, imbattuta nell’attività di coltivazione della marijuana.

Con grande determinazione ha incanalato la sua conoscenza del mondo degli affari in questa attività ed è riuscita a dare vita ad un impero, cambiando il suo nome e calandosi nei panni di una suora.

Ha fondato la “Sisters of the Valley” con cui ha fornito marijuana medica a coloro che ne hanno bisogno e ha combattuto contro il sistema in ogni momento.

Kate è una femminista, vegana, che adora la Madre Terra ed è in perfetta connessione con i cicli lunari. Quello che conta per lei è la “medicina” (come chiama il cbd), che non è una sostanza per sballarsi ma per poter aiutare i malati.

Non ci sono certezze scientifiche sul tema della marijuana che “cura” il cancro uccidendo le cellule tumorali.  E’ vero invece che il CBD (che ha un basso contenuto di THC) estratto dalla marijuana può essere usato nelle cure palliative per le terapie del dolore.

Per questo le sorelle sono fermamente convinte che operano facendo del bene e che questo business non avrà mai fine. E’ un peccato non sfruttare l’alto potenziale del Cbd e loro… lo sanno bene.

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