Ad oggi vestirsi con la canapa è possibile, senza dover rinunciare alla moda e allo stile. La canapa è una fibra tessile naturale estratta dall’omonima pianta erbacea della specie cannabis sativa, una pianta che fiorisce in aree con climi temperati. La raccolta di fibre estratte, a parità di terreno coltivato con altre fibre naturali, viene considerata ad altissimo rendimento. Insieme a kenaf, lino e ramia fa parte delle fibre di rafia.

Uno dei motivi principali per cui definiamo la canapa una fibra tessile ecologica è che non necessita di pesticidi, diserbanti e fertilizzanti durante la coltivazione. Cresce rapidamente e attira pochi parassiti, con una densità di 150 piante per metro quadro. Può raggiungere un’altezza di 2-5 metri in soli tre mesi.

La fibra di canapa adatta all’utilizzo nel tessile viene ricavata lavorando meccanicamente la parte fibrosa esterna allo stelo della pianta. Si semina in primavera e si raccoglie a fine estate al massimo della maturazione. Una volta che la canapa è stata tagliata e raccolta, si procede con le diverse fasi di lavorazione: stigliatura, pettinatura e raffinazione per ottenere il tops, o fiocco, elemento primario per la filatura.

La lavorazione della canapa è quindi molto “manuale” e questo comporta grandi vantaggi per l’ambiente. Vestirsi con la canapa è una scelta responsabile fatta da chi vuole bene all’ambiente.

Quando è nata la sua lavorazione a livello tessile? Anni fa era già utile l’utilizzo della canapa


L’utilizzo della canapa nel settore della moda non è certo una novità, infatti, questa fibra tessile viene utilizzata da migliaia di anni – materiali ricavati dalla canapa sono stati scoperti in tombe risalenti all’anno 8.000 A.C.
Utilizzata in decine di settori diversi sin dalle prime civiltà comparse in Asia, Medio Oriente e Cina, la canapa è stata usata per fabbricare carta, ma anche corde, tele e sacchi, componenti di autovetture, e chiaramente abbigliamento e tessili per la casa.

In che cosa si differenza dagli altri tessuti?

Grazie alle nuove tecnologie sviluppate negli anni ’80 per la macerazione e per lavorare i gambi della pianta di canapa, oggi le fibre tessili prodotte sono morbide e brillanti, e si possono infatti realizzare tessuti molto pregiati. Lo stesso famoso brand di jeans, Levi’s, ha deciso di ritornare alla canapa tessile per alcuni dei suoi modelli. Molti consumatori cercano caratteristiche di comfort e durata quando scelgono un indumento, così che l’elevata resistenza all’abrasione e la possibilità di essere miscelata con altre fibre tessili, fanno del tessuto in canapa una scelta davvero competitiva.

La trama dei tessuti in pura canapa ricorda quella del lino, attirando l’occhio con le sue sottili variazioni di spessore. È una fibra versatile e può essere miscelata con altre fibre per creare look differenti, rendendola allo stesso tempo ancor più confortevole. La versatilità della canapa tessile è davvero sbalorditiva: le fibre di canapa possono essere tessute da sole, ma se miscelate con altre fibre è possibile realizzare intrecci di tela robusta e leggera. Una gamma illimitata di colori e finiture!

Gli abiti in canapa sono demodé? No, al contrario! Vestirsi con la canapa è cool.

 

Chi pensa all’abbigliamento per vestirsi con la canapa potrebbe immaginare tessuti rigidi, grezzi, poco adatti ai vestiti e magari più indicati per realizzare portafogli, cappelli, borse e altri accessori di moda. Grazie alle innovative tecniche di lavorazione sviluppate negli anni ’80 di cui accennavamo prima, però, oggi è possibile acquistare abbigliamento in canapa sotto forma di eleganti vestiti da donna, pantaloni o polo.

Tutt’oggi risulta difficile reperire questi capi nei classici negozi di abbigliamento ed è sicuramente più facile trovare capi sartoriali in canapa, magari miscelati con altri tessuti naturali (come il cotone biologico).
Negli ultimi anni, però, la richiesta della canapa tessile è di gran lunga aumentata, anche grazie al lavoro svolto dai Social che spingono sempre più persone verso il consumismo “consapevole”.

Proprietà della fibra di Canapa: perché indossarla.

A livello strutturale la fibra della canapa è cava e igroscopica. Una combinazione perfetta da cui si ottiene un filato dall’elevata capacità termoisolante e traspirante insieme, che si comporta come la lana: fresco d’estate e caldo in inverno.
Tra le fibre naturali più resistenti alla lavorazione tessile, la canapa consente di realizzare un tessuto resistente all’azione meccanica, all’usura, agli strappi ed alle deformazioni più di ogni altro tessuto naturale. I tessuti di canapa uniscono alla robustezza la morbidezza, riuscendo così ad ottenere indumenti particolarmente comodi e confortevoli.

Perché conviene verstirsi con la canapa?

I tessuti ottenuti dalla pianta di canapa sono dotati anche di altre proprietà molto interessanti tra cui quella di:

1-riflettere i raggi ultravioletti
2-schermare dai campi elettrostatici (non conducono l’energia elettrica)
3-non irritare la pelle (perché sono anallergici)
4-tenere lontani i batteri dalla superficie del nostro corpo (perché sono antisettici).

Mascherine Canapando

A tal proposito, l’azienda Canapando di Roma ha sviluppato, durante la fase Covid, mascherine fatte con il 100% di tessuto in Canapa.
Sagomate o chirurgiche, noi di Canapando abbiamo pensato di creare un prodotto ecologico in linea col nostro brand e i nostri valori che fosse lavabile, pratico e green. Per questo la canapa utilizzata è quella coltivata senza uso di fertilizzanti chimici o pesticidi. La mascherina non attira lo sporco, combatte funghi e batteri ed è anche isolante (protegge sia dal caldo che dal freddo).