Indica e sativa sono i due principali tipi di cannabis, ognuna con i suoi effetti unici e le proprie caratteristiche che differiscono per proprietà ed effetti. Se hai intenzione di consumare erba legale, questi sono i due principali piloni biologici dai quali derivano tutte le altre qualità. La cannabis è una coltura che ha origini antichissime, le prime testimonianze della sua coltivazione risalgono a migliaia di anni fa. Oggi è possibile acquistare cannabis legale ed è ampiamente accettato l’utilizzo di queste due specie principali, quasi del tutto prive di thc ma con una percentuale di CBD in rapporto da 1 a 20: se in Italia è legale lo 0,6 di thc contenuto nella canapa light, il contenuto di CBD non dovrà essere superiore al 12 – 15%. Gli incroci di ceppi indica e sativa hanno portato anche a un’ampia varietà di ceppi ibridi.

Quali sono le differenze fra queste due tipologie di cannabis legale?

L’aspetto

Il modo più semplice di distinguere indica vs sativa è in base alla morfologia. Le piante di cannabis indica sono più corte, densamente ramificate e hanno foglie più larghe. Sono più adatti per la coltivazione indoor.

Gli effetti

I ceppi indica e sativa hanno ciascuno i loro effetti particolari e unici. I ceppi sativa sono più stimolanti e tendono a fornire maggiori energie, ideali per chi ha bisogno di stare sveglio più a lungo. Invece gli effetti di indica tendono ad essere più sedativi, sono particolarmente indicati per chi ha bisogno di relax e deve curare lo stress o ha problemi di insonnia.

L’alto contenuto di ceppi di sativa è energizzante, cerebrale e più adatto per l’uso diurno, o per chi ha bisogno di stare sveglio nelle ore notturne, ma bisogna comunque prestare molta attenzione a non esagerare. Una sensazione di benessere e disinvoltura è spesso associata alle sativa, rendendole ideali per situazioni sociali, in quanto più energizzanti e stimolanti per l’organismo. Molti sostengono anche che promuovano una conversazione più profonda e migliorino la creatività. La cannabis sativa ha proprietà più edificanti ed energiche, è una qualità cerebrale più adatta per l’uso quotidiano.

La cannabis indica ha proprietà sedative migliori e produce un effetto rilassante e calmante, rivelandosi più adatta per l’uso notturno. I ceppi Indica tendono a fornire il cosiddetto blocco del divano che è adatto per le notti in cui desideri solo rilassarti e rimanere a contatto con i tuoi pensieri, per questi motivi l’indica è spesso usata per alleviare lo stress e aiutare il sonno.

In generale la cannabis indica è migliore per disturbi fisici come dolore e infiammazione, la cannabis sativa è consigliata per condizioni mentali particolari come la depressione e l’ADHD (disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività). Tuttavia, ci sono certamente eccezioni basate sull’individuo.

Usi di Indica

I pazienti che versano in condizioni di particolari patologie come la sclerosi multipla, il glaucoma, il dolore cronico, il morbo di Crohn e i disturbi del sonno tendono a beneficiare degli effetti di rilassamento muscolare corposo della cannabis indica. Una canapa light indica può essere usata anche per trattare l’ansia, mentre molti trovano che le sativa possano esacerbare l’ansia o aumentarla in stati di paranoia.

Usi di Sativa

A causa dei suoi effetti edificanti e energizzanti sulla mente ma anche sul corpo, la cannabis sativa è un’ottima scelta per il trattamento di disturbi mentali. I ceppi Sativa sono spesso usati per trattare condizioni come ansia, ADD / ADHD, depressione e altri disturbi dell’umore. Tuttavia, alcune persone potrebbero scoprire che alcuni ceppi di sativa aumentano la loro ansia, quindi è sempre importante testare prima di scegliere di acquistare un ceppo di cannabis legale.

Cannabis sativa vs cannabis indica: qual è legale?

Le differenze fra sativa e indica sono molto sottili, in quanto tutte le piante appartengono alla Cannabis Sativa L., dunque è possibile acquistare entrambe in maniera legale in Italia, anche perché la maggior parte sono incroci fra le due. L’importante è tenere presenti la percentuale limite legale di THC (massimo 0,6%) e CDB (non oltre il 20%).

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