In questo difficile clima di tensione e paura che stiamo vivendo, è sempre importante ricordarsi che non siamo soli, che la natura non ci abbandona e che, anzi, proprio quello che abbiamo sempre avuto intorno a noi può davvero aiutarci. Per la nostra rubrica “Fuma ciò che conosci” dedicata alla scoperta profonda dei terpeni, oggi vogliamo parlarvi del più potente antibatterico naturale: l’eucaliptolo o cineolo. In tutti gli studi medici recenti, questo terpene si è dimostrato il principale composto nelle cure che venivano somministrate ai pazienti, soprattutto per la sua innata capacità di combattere la sinusite, l’asma e la colite.

Dopo aver esplorato il mondo dei terpeni antibiotici e quello profumato del limonene, oggi vogliamo portarti nell’incredibile universo della menta. Il suo odore pungente e rinfrescante è oggi utilizzato in tantissime varianti, ma il suo principale uso sta diventando sempre di più quello medico, soprattutto se consideriamo i recenti studi che lo vedono impiegato nei pazienti che soffrono del morbo di Alzheimer.

Menta e basilico: protettori del respiro dal 1870

L’eucaliptolo venne scoperto per la prima volta da Francois Stanislas Cloez, chimico pioniere e fondatore della Chemistry Society of France, nel 1870. I suoi studi, che si concentrarono principalmente sull’estrazione dell’olio di eucalipto, dimostrarono subito gli usi del terpene in campo medico, industriale e cosmetico. Ad oggi, infatti, l’eucaliptolo è presente, in natura, nella menta, nel rosmarino, nell’alloro, nel basilico, nella salvia

e nel tè, oltre che nella cannabis, ma a livello industriale possiamo trovarlo in tantissimi supporti.

Basti pensare all’infinità di prodotti cosmetici a base di eucalipto, alle lozioni, alle miscele e ai balsami che vengono creati con questo componente. Secondo gli studi, infatti, l’eucaliptolo è in grado di ridurre le eruzioni cutanee, i pruriti e persino i cattivi odori emanati dal corpo. E se esternamente ha queste proprietà, internamente si è dimostrato un valido alleato nella lotta all’asma e alla sinusite.

L’eucaliptolo contro asma, sinusite e morbo di Alzheimer

Soprattutto in questo periodo di profonda paura causata da un virus altamente contagioso, sapere a cosa rivolgersi può essere molto utile. L’eucaliptolo è tra questi elementi. Il primo studio di applicazione di questo terpene riguarda il suo potere antibatterico. Questa molecola è stata più volte utilizzata nei casi di pazienti con Escherichia coli o con lo Staphylococcus aureus, un

batterio particolarmente resistente agli antibiotici tradizionali.

È inoltre utile in caso di asma e sinusite, l’uso terapeutico dell’eucaliptolo in questi casi ha dimostrato una riduzione evidente della tosse, con conseguente dilatazione delle vie aree, e un miglioramento dell’oppressione nelle vie respiratorie.
Infine, i recenti studi, hanno visto impiegato l’eucaliptolo nei casi di pazienti affetti da morbo di Alzheimer per i quali è stato evidenziato un netto aumento della memoria e nei casi di soggetti colpiti da leucemia, per i quali l’assunzione di questo terpene ha dimostrato una netta diminuzione delle cellule tumorali.